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Love can be “green”: storie di sana complicità

“L’amore non è bello se non è litigarello”, dice il proverbio. Sicuramente le storie d’amore e le relazioni travagliate, oltre a farci empatizzare con i protagonisti di una storia, mantengono viva l’attenzione e ci tengono con il fiato sospeso, coinvolgendoci nella lettura.

Ultimamente, ai belli e impossibili dal carattere discutibile – spesso legato a un passato tormentato – hanno iniziato a sostituirsi personaggi maschili ordinari, gentili e supportivi, che spiccano all’interno della storia per essere delle “green flag”; se ci pensiamo, è più facile che una donna sia presentata come “green flag”, mentre per gli uomini è più raro almeno fino a poco tempo fa.

Akiko Higashimura: un’artista da valorizzare.

Akiko Higashimura  è una mangaka giapponese di fama internazionale, nota per la sua capacità di combinare una narrazione coinvolgente con uno stile artistico unico. Nata il 15 ottobre 1975 nella prefettura di Miyazaki, Higashimura ha saputo distinguersi per la sua versatilità, affrontando con maestria generi diversi, dall’umoristico al drammatico, fino al biografico e al romanzo grafico.

Alla scoperta di Jiro Taniguchi

Jiro Taniguchi è stato un fumettista estremamente eclettico che ha spaziato moltissimo tra i generi ma il tratto comune rimane il realismo delle azioni, l’eleganza del tratto e la capacità di scavare nell’animo di personaggi che spesso cercano di affrontare traumi del passato. 

Ha avuto molto successo in Europa per il suo approccio intimista al racconto e per lo stile che utilizza inquadrature quasi cinematografiche che si adattano bene sia a scene movimentate  sia a scene quotidiane.

Aula alla deriva: il viaggio nella società umana di Kazuo Umezz

Kazuo Umezz è senza dubbio uno dei nomi più influenti della storia del manga giapponese. Scomparso purtroppo di recente, è conosciuto a livello globale per le sue storie horror visionarie e fuori dagli schemi. Con il suo lavoro ha influenzato profondamente più di una generazione di mangaka e le loro rispettive produzioni.

Junji Ito, per esempio, ha affermato di essersi appassionato al manga horror da bambino, proprio grazie alle storie di Kazuo Umezz. Anche altri autori, più distanti dal genere e dal territorio narrativo di Umezz, sono stati colpiti dai suoi lavori. Un esempio lampante è quello di Shuzo Oshimi che con il suo manga intitolato Drifting Net Café, ha dato vita ad una storia che è un chiaro omaggio proprio ad Aula alla deriva.

3 titoli fantasy romance per uscire dal blocco del lettore

A gennaio siamo tutti più rilassati, pieni di buoni propositi e nuove idee, e sicuramente pieni di libri da leggere di cui proprio non possiamo fare a meno. A gennaio, però, se siete un po’ come me, siete anche un po’ bloccati nella lettura perché avete passato gli ultimi giorni della fine dell’anno a divorare qualsiasi cosa pur di vincere la vostra Sfida di lettura. Ovviamente leggere non è una gara, però che gusto c’è se non ti metti almeno un obiettivo da poter far vedere ad amici e parenti per giustificare questa (mal)sana ossessione per la lettura!

A piccoli passi nel modo di Tsukasa Hojo

Tsukasa Hojo è uno dei mangaka che hanno fatto parte della mia infanzia ed ha contribuito in modo importante ad avvicinarmi al mondo del manga; inutile dire che mi è immensamente caro, motivo per il quale vorrei farvelo scoprire, se non lo conoscete già.
Hojo nasce il 5 marzo 1959 a Kokura, Kitakyushu, in Giappone.
Studia Design Tecnico presso l’Università Kyushu Sangyo, dove inizia a disegnare manga; prima di ottenere successo con le sue serie nel 1981, lavora su diverse storie brevi e autoconclusive.

Hisae Iwaoka: Tra fantascienza e introspezione

Quando si pensa ai grandi mangaka del nostro tempo, spesso emergono nomi associati a storie epiche, battaglie spettacolari o intrecci complessi. Tuttavia, in un angolo più tranquillo e intimista del mondo del manga, Hisae Iwaoka si è ritagliata uno spazio tutto suo, creando opere che esplorano le profondità dell’animo umano attraverso ambientazioni oniriche e dettagli quotidiani. Nata il 17 luglio 1976 nella Prefettura di Chiba, Iwaoka è una voce unica, capace di coniugare minimalismo visivo e profondità narrativa.

Letterina a Babbo Natale

Siamo a dicembre, ed è inevitabilmente arrivato quel periodo dell’anno dove si accendono le luminarie, si addobbano gli alberi e ci si dà allo shopping sfrenato con la scusa dei regali di Natale.
Parlando con le colleghe in ufficio, il tema “regali” è uno degli argomenti principali e mi hanno chiesto se avessi già fatto la mia lista ideale di cosa ricevere a Natale.
Ora, io mi ritengo una lettrice di bocca buona, e forse anche per questo la mia TBR è praticamente infinita: ad esclusione di pochi generi, non c’è qualcosa, cartaceo o digitale, che io non voglia leggere. Cosa voglio per Natale? Libri e affini, ovviamente!
Questa riflessione mi ha portato a pensare che sarebbe stato carino poter proporre o condividere qualche lettura per il periodo natalizio, che potesse scaldarvi un po’.

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